22 Mag A.I.S.O. (Associazione Italiana Scuole Osteopatia)
Nei giorni scorsi si è tenuto un incontro informale tra la Presidente dell’A.I.S.O. e la Direzione Generale delle Professioni Sanitarie del Ministero della Salute. La dott.ssa Barlafante ha presentato l’A.I.S.O., l’associazione tra le scuole di osteopatia con un percorso formativo uniformato che fa riferimento alle norme internazionali.
Durante l’incontro sono stati evidenziati alcuni punti fondamentali per la formazione e per la professione di osteopata: il primo atto sarà la definizione del profilo professionale da parte del Ministero della Salute, di concerto con le realtà già esistenti. Il profilo verrà poi presentato al Consiglio Superiore di Sanità e alla Conferenza Stato Regioni, nel corso di incontri ai quali saranno chiamati a partecipare sia i rappresentanti delle Scuole, sia il ROI che altre associazioni di categoria. Successivamente il Ministero della Salute stabilirà i criteri per le equipollenze basandosi sulle realtà del territorio, il ROI, le altre associazioni di categoria e le Scuole.
LA FORMAZIONE IN CORSO
Per quanto riguarda gli studenti in formazione e quelli che cominceranno gli studi entro una data che sarà definita dal Ministero sentito il parere delle Scuole, si è chiarito che tutti potranno concludere il loro percorso contando sull’equipollenza, purché le scuole tengano conto di determinati requisiti standard, quali i Crediti Formativi, la possibilità di dimostrare la correttezza del percorso svolto, il monte ore delle lezioni, i verbali degli esami, ecc. Fino a quando il M.I.U.R. non avrà emanato il core curriculum e non saranno stati attivati i percorsi universitari, le scuole potranno continuare a erogare la loro formazione. Come è già avvenuto per altre professioni sanitarie, potrebbe essere stabilita una data dopo la quale non saranno più consentiti corsi non universitari.
I tempi potrebbero essere brevi per la definizione delle equipollenze, più lunghi per la definizione della formazione futura.
È stato chiaramente indicato che i titoli esteri non saranno considerati in misura diversa da quelli delle Scuole appartenenti all’A.I.S.O. ai fini della futura equipollenza dei titoli.